Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/330

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46 DESCRITTIONE

se contrarij, perche si come per due capi i frutti, fragili, ò molli divengono, overo, perche in se non habbino nervi, ò fibre, ò pure, perche l'habbino debili; così per il contrario quel legno è venoso, overo perche babbia nervi, ò fibre, ò perche l'habbia sode, et robuste. Theophrasto, descrivendo le parti similari delle piante; cioè i nervi, le vene, l'humore, la carne, così dice: Hà in un certo modo il nervo, il qual'è continuo, divisibile, et alquanto lungo, ma che non s'accopia, et non fà frutto; le vene per il più son simili al nervo, ma maggiori, et più grosse, et hanno rami, et humore. Il legno è divisibile, et la carne per ogni verso si può spartire; et dipoi le foglie sono composte di carne, et humore. Però se fragile significa quello, che per ogni verso si può dividere, perche non hà nè vene, nè nervi, à quello s'opporrà il venoso, che si divide solo, secondo la lunghezza, et se è fragile quello, c'hà nervi, et vene debili, à quello s'opporrà il venoso, c'hà nervi, et vene robuste. Quindi si raccoglie, che Dioscoride prosiegue il ragionamento del grappolo, et non del fruttice, posciache, se sarà venoso il fruttice, come molti intendono, qual sarà la cosa al tatto fragile, et molle? certo niuna.

Odore ad Origanum inclinante πηγανίξον τῆ ὀσμῆ. D'odore, ch'à quello dell'Origano s'assomiglia; non vuol dire, c'habbi odore d'Origano, ma che'l suo odore s'accosti à quello dell'Origano; havendo Dioscoride attribuito queste qualità all'Amomo di Media, le quali over esso osservò con gli occhi suoi, overo da altri intese, noi ingenuamente confessiamo di non haver veduto fra quelli racemi d'India nessuno che tiri al verde. Ponticum verò subcirrum non longum, neque


fractu