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DELL'AMOMO INDIANO. 63

ignorante libraio frapposte, se non havessimo da Plinio così evidente dichiaratione, come quella, c'habbiamo poco fà narrato.

Solutum, et diffusum. Dinota Dioscoride il legitimo grappolo con queste voci, le quali sono alle già dichiarate contrarie, cioè coactum, vel connexum, con le quali conditioni descrisse Dioscoride, et rifiutò l'adulterato racemo; Il legitimo grappolo poi è sciolto, et diffuso, il quale è di granelle da un solo sarmento procedenti composto, che si toccano si bene, ma l'uno non è attaccato all'altro, ma fra di se sciolti, et staccati, si come tutt'hora negli Indiani racemi si vede.

Solutum. Se i frutti dell'Amomo si leveranno dal racemo, perderanno il nome, et la definitione di Racemo, ma come scrive Plinio col nome di friato, et rotto Amomo si chiameranno, perche à tutti è manifesto, che ne di racemo il nome nè di sciolto si conviene al friato Amomo. Ma quel grappolo sciolto si può chiamare; i frutti del quale, tutto che al suo ramuscello siano attaccati, et l'un l'altro si tocchino, non sono però fra di loro incollati, ma sciolti, et disgiunti.

Diffusum διαχεχυμένον. Se diffuso, et sciolto sono voci, c'hanno la medesima significatione, diffuso é lo stesso, che sciolto, et amendue queste voci escludono l'agglutinatione de' frutti, da' quali vien il grappolo dell'Amomo composto; ne però può il nome di diffuso significare lontananza tra gli stessi frutti dell'Amomo, come gli Moderni scrivono, i quali in vece d'Amomo diffuso scrivono sparso; percioche havendo descritto Dioscoride nel principio di questo Capo il grappolo dell'Amomo esser dal legno in se stesso ravolto, non però ho-


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