Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/369

Da Wikisource.

DELL'AMOMO INDIANO. 85

fosse ricorso alla somiglianza della pianta dell'Amomo, havendo in particolare così confusa, et oscuramente figurato lo stesso fruttice nel principio di quest'historia, che à noi died(e) occasione di sospettare, che la pianta dell'Amomo fosse solo da Dioscoride per udita, non già di veduta propria conosciuta. Che poi alcuni antichi Semplicisti habbino figurata, col descriverla, l'intiera pianta con la sua radice mostreremo il luogo appresso di Plinio. Ci restano anco quelle parole di Dioscoride, che dicono.

Ab una radice prodeuntes. La radice dell'Amomo non è altrimenti utile all'uso degli unguenti, et degli Antidoti; stando che memoria alcuna non sen'hà appresso li Medici Antichi; ma Dioscoride delle radici fà mentione, per mostrar l'intiera pianta, et alle sue radici congiunta non esser à gl'inganni soggetta; il che ciascuno sì nell'Amomo, come nell'altre piante ancora può facilmente avvertire. In questo luogo avvertisco, che di una buona riprensione son degni quelli Moderni, che da sì oscura, et astorusa historia dell'Amomide cavano ragioni, et argomenti per confondere la chiara, et manifesta dottrina, la quale Dioscoride ci lasciò del grappolo dell'Amomo; poi che essendoci connaturale quel modo di Filosofare di cominciar sempre prima dalle cose à noi più note, et di mano in mano andare investigando, et inquirendo quelle, c'hanno più del difficile, al cui methodo sono li Moderni Commentari, li quali dalla dubbiosa, et inetta descrittione dell'Amomide vanno cercando di confondere, et intorbidare la certa, et limpida cognitione dell'Amomo racemoso.


Si