Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/376

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92 DESCRITTIONE

come veggiamo essere il grappolo dell'Indiano Amomo. L'ultima soluttone del dubbio è, che il frutto dell'Amomo in commune parlando secondo il costume de' Romani soleva col nome d'uva chiamarsi, in modo che non fù il primo Plinio ad inventare la voce Metaforica d'uva, ma quella voce adopra, che fù prima di lui da gli Unguentarij, et Herbaioli ritrovata; il che quindi lecito ci è congietturare, perche Plinio sempre chiama l'Amomo col nome d'uva, et non mai col nome di grappolo, quasi che alcun'altro nome usitato non fosse presso i Latini, per dinotare il frutto dell'Amomo, che il nome d'uva, ne stimar si deve, che Plinio dal nome di grappolo s'astenesse, perche la voce di racemo meno Latina fosse; imperoche anco Plinio della voce di racemo si serve, dove parla de' frutti con queste parole.

Dependent alia pediculis, ut Pira alia racemis, ut uvæ palmæ; alia et pediculis, et racemis, ut Hederæ, Sambuci.

Pendono da picciuoli alcuni, come le Pera, altre da grappoli come l'uve delle Palme, altre, et da picciuoli, et da grappoli, come l'Hellera, et il Sambuco. Seguiam noi l'incominciata dichiaratione delle parole.

Amomi uva in usu est. L'uva dell'Amomo è in uso. Per uva dell'Amomo intende il grappolo, il quale d'uva hà sembianza; Il frutto dell'Amomo è di molti frutti granellosi composto, et del legnoso suo sostegno; ma i frutti tutti ad uno ad uno hanno il sio follicolo, ò pericarpio, nel quale sono i semi contenuti; ma perche scrive Plinio, che l'uva dell'Amomo è in uso, quindi si viene à conoscere, che gli Antichi Medici del grappolo tutto si servivano, perche fù di costoro


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