Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/400

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116 DESCRITTIONE

dissero: perche poi à questi nostri tempi queste piante dell' Amomide, et dell' Amomo sono conosciute del tutto; perciò non possiamo noi giudicare, se Plinio habbia scritto il vero, cioè, che l' Amomide sia meno fibrosa, et manco dura di quello, che sia il legitimo Amomo, et similmente anco incerti siamo, se la pianta dell' Amomo sia senza odore, come pare, che la ragion ci persuada, essendo che appresso gli Antichi non era d' alcun valore, ò se fosse più tosto odorata, come pare, che in questo luogo supponga Plinio, mentre scive, che l' Amomide è meno odorata, cioè dello stesso Amomo; Ma quivi avvertisco, che l' Amomide è distinta dalla pianta dell' Amomo, non solo per le conditioni narrate da Plinio, ma anco perche la pianta dell'Amomo non hà frutti, come ben nota Dioscoride, et pare anco, che habbia saputo Plinio, il quale scrisse l' Amomide esser' Amomo immaturo; havendo allo 'ncontro la pianta dell' Amomo i frutti racemosi: osservo di più, che in questo luogo la commune lettione è corrotta, la qual legge, Minus venosa, atque durior. Percioche se l' Amomide è meno venosa dello stesso Amomo immaturo, senza dubbio deve esser men dura dell' Amomo legitimo, per il che legger si deve.

Minus venosa, atque dura; cioè meno fibrosa, et meno dura.

Simile his, et nomine, et frutice Cardamomum, semine oblongo; Metitur eodem modo, et in Arabia; Quattuor eius genera; viridissimum ac pingue; acutis angulis, contumax frangenti, quod maximè laudatur. Proximum è ruffo candicans. Tertium brevius, atque nigrius. Peius tamen varium, ac fa-


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