Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/46

Da Wikisource.
26 DESCRITTIONE

ma a quelle della Mellissa de Costantinopoli, ma molto meno profondi, et per l'intorno con pari ordine intagliati. nel cui centro esce un sol fiore de Galeopsi, misto di color bianco, et rosso. [Odore.Sapore.Natura]Tutta la pianta è alquanto odorata, et il suo sapore è amaro, et à quello del Marrobio tendente. E pianta vivace, et che co' proprij rami i moltiplica. [Theofrasto al Capo IX. del lib.XVI.]Questo molto si confà co'l secondo Dittamo dì Theofrasto, il quale lo lasciò scritto con queste parole dal Greco tradotte. Est etiam aliud Dictamnum veluti æquivocè appellatum, nec enim speciem, nec vim habet eandem. quippe quod folio simili sisymbrio constet, et ramis condatur maioribus. Usus item et vis non eisdem conveniunt. ch'è quanto posso dire di presente d'intorno a questa pianta.

Alla quale segue;

Il Pancratio grande di Sardigna, con genere del Narcisso Constantinopolitano del Matthioli.

L'Ornithogalo maggiore del Dodoneo, overo Arabico del Clusio, da molti Lilio Alessandrino chiamato, dal Matthioli per Narcisso IIII. proposto; et da altri Hiacintho, overo Narcisso dal Paternostro detto.

Tutte le specie de gli Hedissari.

ll Thlaspi clipeato del Pena, et del Lobelio.

Il Narcisso giallo di fior doppio.

Il Mirtillo de' Tedeschi.

Il Colchico Anglico di fior bianco mandatomi dall' Eccelentissimo Matthia dell'Obel.

La Tulipa purpurea di fior grande.

L’Aloe d’ambe le specie.

Il Lilio Persico o Suffiano, ò Pennacchio di Persia, che sia detto.


Il