Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/84

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64 DESCRITTIONE

tre descrive la Radice Rhodia, usa queste parole. Gignitur Rhodia radix in Macedonia, Costo similis, lævis, inæqualis, et c. E pur sappiamo, che la radice Rhodia non può in altra parte esser simile al Costo, che nella radice, non producendo essa altro, che germini herbacei, fragili, et che poco si mantengono, a' quali per nissun modo può esser stata riferita la somiglianza del Costo; nè meno può convenirsi in modo alcuno alla Corteccia, della quale parliamo; la quale d'altr'arbore non credo che sia, che del Garofolo Pliniano (come dianzi osservò l'Illustrissimmo Signor Contarmi,) poiché non solo porta odore, et gusto simile à quello del frutto di esso arbore (hormai noto à professori,) ma si confà grandemente ancora à quello delle frondi di questo arbore stesso, le quali sono trasportate anco unitamente con cotale corteccia, della quale hò voluto rappresentare l'effigie per farne vedere anco portione con l'esterna buccia, la quale di tronco, et non di radice si manifesta.

Che il Costo sia stato creduto Radice anco a' dì nostri da' migliori, et più dotti della professione non è difficil dimostrarlo; poiche Bartolomeo Maranta huomo celebre, et di gran cognizione, nel suo libro della Theriaca al capo XII. del primo libro, mentre si tratta del sostituto per il Costo, credè che il Costo fosse radice, così dicendo:

Et essendo radice (della Zedoaria parlando,) et parimenti odorata, la sostitutione è se non ragionevole.

Melchior Guilandini non credè egli, che per la somiglianza c'hà la stessa Zedoaria co'l Costo, ch'essa fosse il Costo Siriaco presso Dioscoride? e qual note haverebbono tanto potuto ch'egli credesse, che questa fosse il Costo, se non fosse stata


radice?