Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/92

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72 DESCRITTIONE

Lib IV. al capo XI. Onde il nome. Odore.Sapore.Natura.

conda specie, si come dianzi osservò Andrea Cesalpino. Questo senza alcun' ordine da rotondo cauleto di natura scadente sono prodotte, si come à certa lunghezza giunto ch' egli è, spuntano diversi ramuscelli, co' i quali alle vicine piante attaccansi, et sopra di quelle sormontando alcuna volta sino all' altezza di xxx. piedi s'innalza. Produce fiore di Gelsemino (onde le viene il nome,) in cinque punte distinto, di colore sanguigno, nel cui mezo cinque filamenta si nodriscono, nella sommità de' quali alcuni apici stanno pendenti, per lo che, questo fiore molto grato riesce: gli cauleti che questi sostentano sono di quattro dita lunghi, ciascuno de' quali tre, quattro et sino sette, et otto fiori sostengono: produce il seme simile alla Secala di color nero, nell'inferior parte alquanto crasso, et nella superiore appuntato, et rinchiuso in calice formato di sottilissima membrana, nel quale hora uno, et alcuna volta tre et quattro semi sono compresi; questo calice alla maturità pervenuto acquista forma, et grandezza del seme di Meraviglia di Perù. Tutta la pianta è di succo latteo ripiena, il quale tra le dita stroppicciato rende assai grato odore; il suo sapore è come di Pistacchio con alquanto d'acrimonia congiunto. A noi riesce pianta annua.

Evvi ancora il nostro Trasi, ò Cipero dolce, che si mangia, detto dal Guilandini Dulcichino,; da Fabio Colonna fù stimato Malinathala di Plinio, et stimò ancora, che fosse l'Anthalio del medesimo Auttore.

Io tengo senza alcun dubbio, questa pianta doversi porre tra quelle, che nè caule, nè fiore, ò seme produce, ma solo con la propagatione delle proprie radici si mantenga. Io l'ho osservata molt'anni sono, et veduta sempre sopra terra senza


alcun