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DI MONTE BALDO. 73

alcun caule, ma solo con foglie ciperine di lunghezza al più d'un cubito. altre volte dubitai che ciò avvenisse per esser ogn'anno le sue radici tolte di terra per raccoglierne la moltiplicatione; ciò occorrendo ne'primi giorni di Novembre, et al Marzo sussequente di nuovo certa portione di esse in terra si ripongono, et nello stesso modo questo si fà, come se fossero semenze. Il modo tenuto da' proprij coltivatori è questo. Prima che cotali radici in terra si spargano (et questa deve essere sabbionosa) per qualche tempo in acqua per inanti si macerano, fino che l'acqua ove sono infuse venga à formar boglioni; all'hora indi si tolgono, et di nuovo altr' acqua vi si fonde, et in essa si lasciano sino che un'altra volta si sia eccitata nuova ebullitione; ove con sì fatto modo queste si riducono in stato che facilmente germogliano, crescono, et multiplicano; tornandosi poscia nello stesso mese di Novembre sussequente à levarsi di terra per farne la medesima riccolta; la quale hor più, hor meno secondo la stagione succede. Dico per cotal causa, et impedimento dubitai che il caule non producesse, et alla perfetta forma non provenisse; et perciò mi risolsi di lasciarne alcune piante in terra per ispatio di tre, è quattr'anni senza rimuoverle, nè perciò in altra maniera sono cresciute; onde maggiormente nella prima opinione mi son conformato. Io stimo, che la frequenza d'un Grame, che tiene appetto di Cipero, il quale intricatissimo è prodotto tra la moltitudine de' Trasi, con foglie à quelli simigliantissime, et con caule tricostato, vestito anco con fiori nella sommità in guisa de Cipero, habbia fatto credere à molti, che questi cauli non da pianta estranea, ma da i medesimi dulcichini, ò Trasi prodotti fossero. Questo hò voluto scri-


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Cultura.