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IL CARONTE

DIALOGO DI GIOVIANO PONTANO




Scena I.


Interlocutori: Minosse ed Eaco, i giudici dell’Inferno.


Min. — Quelli che esercitano officio di magistrati, o Eaco, anche quando riposano non devono star mai senza far nulla.

Eaco. — Dici bene, e opportunamente, o Minosse. Nel riposo bisogna pensare a quel che c’è da fare poi; e siccome quando l’animo è stato un po’ di tempo libero da cure, allora specialmente vede bene e vede lontano, è anche allora che bisogna esercitarlo. E ciò è vero sopratutto per gli uomini d’età, il cui divertimento non sta, come pei giovani, nel giocare alla palla o al disco, ma nella conoscenza del bello e del vero.

Min. — Certo a te non sarebbe stata concessa dagli dei la grazia di vederti nascere intorno miracolosamente il popolo dei Mirmidoni, se tu avessi passato i giorni e le notti nel sonno o nei bagordi; ma perchè, anelando al bene, tu governavi i tuoi popoli con prudenza e giustizia.

Eaco. — É così che io solevo onorare gli Dei immortali, dai quali ebbi in dono di esser considerato giusto e buono. E perciò io cercavo di conciliarmi la loro benevolenza, non con gli incensi e i sacrifizi, ma facendo il bene, provvedendo ai