Pagina:Porro - L'Astronomia nell'evoluzione del pensiero, 1895.djvu/31

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Summa di San Tommaso al libero esame, alla riforma, alla dichiarazione dei diritti dell’uomo, tutta quella vita nuova che hanno acquistato, al soffio delle nuove dottrine, le scienze naturali, la Meccanica, la Fisica, la Medicina, la Biologia, la Sociologia, tutto viene da quel primo impulso irrefrenabile che l’astronomo di Thorn imprimeva nel 1543, pubblicando la sua opera immortale sulle rivoluzioni celesti. Voi la conoscete, nelle sue linee principali, questa storia gloriosa: non è a voi che io ho bisogno di ricordare i nomi di Niccolò Copernico, di Giovanni Keplero, di Galileo Galilei, di Isacco Newton. Voi sapete che a questi quattro sommi instauratori della nuova Astronomia si deve il crollo di quel meschino concetto geocentrico, per il quale l’infinito universo era creato per noi, esclusivamente per noi. Ad un gretto osservatore potrà sembrare poco importante che la Terra si muova, anzichè star ferma al centro dell’universo; un “purus mathematicus„ vi dirà anzi che per la teoria dei moti relativi tanto vale che il Sole giri intorno alla Terra, come che la Terra giri intorno al Sole. Ma chi consideri gli effetti filosofici della riforma copernicana, e veda da essa con l’idea geocentrica scossa e demolita anche l’idea antropocentrica, e rinnovate le leggi che assegnano il luogo dell’uomo nell’ordine universale, comprende e ammira la titanica lotta che si è combattuta per quasi tre secoli, onora di plauso e di gratitudine i vincitori, scusa e spiega l’accanimento delle forze conservatrici, radunate intorno alla Chiesa cattolica per difendere il principio di autorità fossilizzato nel dogma.