Pagina:Praga - Le madri galanti.djvu/87

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Collalto.

Silenzio, vien gente. Ah! ah! Otello, Otello! (esce ridendo).

3.° Signore.

(a braccio della 4.a Dama). Il waltz è per me una magica danza; ha un non so che di turbinoso che mi sale alla testa, e che mi fa provar dolcemente le voluttà dell’annegato, travolto dai vortici del mare.

1.a Dama.

Siete molto esaltato.

3.° Signore.

(col 1.°, presso alla porta). E tu non fai saltar queste dame?

4.° Signore.

No. Si sta per incominciare un whist, preferisco far saltar le carte.

2.a Dama.

(parlando col 4.° signore). La povera fanciulla è morta etica l’altr’ieri, il carnevale l’ha uccisa.

4.° Signore.

Il carnevale, signora, è il simoun d’Europa, anche una forte casa bancaria è fallita l’altr’jeri.

(escono; entrano Anna e Salvi).


SCENA VIII.

Salvi, Anna.

Anna.

Sono tutta affannata, ballate come un selvaggio.