Lavoriam, lavoriam; l’ora che avanza 20di lavor sia tessuta e di speranza.
Se questi ricchi, che ci dan le glebe,
qualche volta con noi miti non sono,
noi, dolorosa ma non trista plebe,
rispondiamo con l’opra e col perdono. 25E cosí, nel silenzio, ammaestrando
l’umile cencio a rispettar del povero,
noi lavoriam cantando.
Lavoriam, lavoriam: l’ora, che avanza,
di lavor sia tessuta e di speranza. 30Volando e rivolando, s’affatica
il suo nido a compor la rondinella;
sugge l’ape alla rosa, e la formica
porta il cibo del verno alla sua cella,
nel codice di Dio l’opra è comando. 35Non per noi, ma pei figli è l’edifizio.
Su! lavoriam cantando.