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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/139

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133

I

SOLITUDINE

E RACCOGLIMENTI DELLO SPIRITO

1

     Che mi giovò peregrinar per tante
terre, temprando i mesti carmi e i lieti?
Sotto l’ombra de’ gelsi e degli abeti
or sogno i dí quand’io sorrisi infante.
     Cara cittá del Tanaro sonante,
patria d’imperadori e di poeti,
molli prega per te l'aure e i pianeti
la nostra musa, della pace amante.
     La nostra musa, che un romito albergo
or chiede al cielo, d’ascoltar giá lassa
tanto vacuo rumor stridersi a tergo.
     Rumor di biasmo che matura affanni,
rumor di lode che col vento passa.
Oh, i cari sogni de’miei giovani anni!