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172 vi - dai «nuovi canti»



     Picchiati dunque il petto,
e sull’incauta pesta
riedi, e riporta in ghetto
20la dottrinal tua vesta.
Garrisci a’ polli. Vano
qui non si vuol baccano.
Luce, parola e cantico
dee salir dalla terra al Creator.


     25Non vedi? A te natura,
con maligno apparecchio,
fe’ la retina oscura,
scabro e villan l’orecchio.
Né sai che tutte sono
30miste di luce e suono
le belle cose, e varcano
dritto dagli occhi e dall’udito al cor.


     Dimmi: in un’aura queta
mai non udisti il pianto?
35in un gentil pianeta
vedi tu rai soltanto?
nel luccicar d’un’onda,
nel giro d’una fronda
non senti un consapevole
40moto lontano, che ti trae con sé?


     Chi meditò non piglia
di prima scorza il vero.
Cercan le forti ciglia
l’interior mistero.
45Marmo d’elette forme
al mio pensier non dorme,
veggo animarsi i rigidi
membri, e l’ascolto favellar con me.