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212 vii - dalle «passeggiate solitarie»

Fiammeggian l’anime;
85fervono l’opre;
consente l’etere
che del suo cerulo
manto le copre;
e in ferrei studi
90martelli picchiano,
stridono incudi;
e un verde e libero
guerrier volante1
fuor balza, e vigila,
95come un amante,
la tua beltá!


     Premi all’indomito
Benáco il dorso,
campion dei vortici,
100divora il corso!
Recami, oh! recami,
le torri, e i floridi
del Sermione
campi a mirar;


     105a udir la tenera
lesbia canzone,
e, in doglia ascose,
nude di balsami,
pianger le rose,
110che i crini al flebile
Catullo ornár.


     Desio mi punge,
ritto tra i nuvoli,
l’agil pinnacolo

  1. Il battello a vapore.