Fiammeggian l’anime; 85fervono l’opre;
consente l’etere
che del suo cerulo
manto le copre;
e in ferrei studi 90martelli picchiano,
stridono incudi;
e un verde e libero
guerrier volante1
fuor balza, e vigila, 95come un amante,
la tua beltá!
Premi all’indomito
Benáco il dorso,
campion dei vortici, 100divora il corso!
Recami, oh! recami,
le torri, e i floridi
del Sermione
campi a mirar;
105a udir la tenera
lesbia canzone,
e, in doglia ascose,
nude di balsami,
pianger le rose, 110che i crini al flebile
Catullo ornár.
Desio mi punge,
ritto tra i nuvoli,
l’agil pinnacolo