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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/261

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vi - la neve di natale 255



     I limpidi lavacri
zampillano tra i gigli:
rombano i cedri sacri
all’aura del mattin.
               85Lá, nei terrestri esigli,
cantai fugaci inganni;
qui, dopo i mesi e gli anni,
trovo il mio verbo alfin.


     O figlie immaculate
90di Solima, vi sento;
voi tra le man recate
l'arpa del santo re.
               Date quell’arpa. Il vento
di Dio nel crin mi scorre;
95sul mistico Taborre
sento ch’Ei parla in me.