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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/275

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ix - l'amica invisibile 269



     85Chiuso ti vidi in cóltrici
tutte di fior vivaci,
e sulla bianca fronte
ti posi i primi baci;
e l’aura del tuo monte
90temprai co’miei sospir;
               e il tuo guancial di rosa,
sin del tuo latte il fonte,
con voluttá pensosa
mi volsi a benedir.


     95Quindi, un’amara lacrima
lasciandoti sul viso,
come a mio nido antico
tornai nel paradiso;
ma il mio crescente amico
100lá stetti a riguardar,
               quando nel sen gli scese
il primo amor pudico,
quando soletto apprese
a piangere e cantar.


     105Come corresti al pelago
raggiante della vita!
Quanta mirabil tela
di vaghe fole ordita,
per tesserti la vela,
110fantastico nocchier,
               e sfidar l'onde e i venti
nell’ardua corsa anela,
cercando le ridenti
isole del Piacer!