E voi tutti, che dai visceri
della madre al duol venite,
se nel dubbio vi tremarono
mente e cor, non vi smarrite! 85L’arduo dí dello sconforto
Dio non pesa col rigor:
di Getsemani nell’orto
tremò anch’egli il Salvator.
Senza posa al vacuo giubilo 90perché corri, o cieco mondo,
e per l'uom, che non ti séguita,
hai lo scherno inverecondo?
Una prece mormorata
nel dolor non sai che val, 95né una lacrima versata
da uno spirito immortal!
Terre e monti spezzerannosi
come un fragile arboscello,
e consunti andran gli oceani 100come l’onde d’un ruscello;
sin la luce andrá smarrita,
che per tutti Iddio creò...
Sol chi pianse avrá la vita
fuor del mondo, ov’ei sperò.
105Io son triste, e sol comunica
il mio spirto coi dolenti;
ma si volge e riconsolasi
nella patria dei redenti,
qual chi torna e via nel piano 110riconosce il caro ostel,
o intravede di lontano
una parte del suo ciel!