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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/86

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80 ii - dai «canti lirici»



     Abbracciatevi! S’oscura
della terra il dí fugace,
si guadagna il dí che dura
coll’amplesso della pace.
85Chi perdona, Iddio lo serva
per la santa ereditá;
lascia l’anima proterva
al giudicio che verrá.


     O Signore, anch’io le fransi
90del rancor le ree catene;
fui piagato, offesi e piansi:
or la pace al cor mi viene.
Ripercotimi, se credi
che sia giusto e salutar:
95solamente mi concedi
d’amar sempre e perdonar.


     Siam fratelli in un’amara
solitudin di dolori;
l’un coll’altro si prepara
100l’acqua e il pan che lo ristori!
Posseduto è da Satáno
chi coll’ira al desco vien;
maladetta è quella mano
che vi mescola il velen.


     105Siam fratelli nell’insulto,
donde venga e dove suoni;
siam fratelli nel tumulto
delle libere canzoni!
Oh! vi torni e v’affatichi
110quell’amor che vi fuggí:
date bando agli odii antichi,
se bramate i nuovi dí.