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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/9

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CANTO PRIMO

Per le vie piú deserte, in doloroso
abito bruno e con un vel sugli occhi
passa la bella Edmenegarda, e al queto
lume degli astri si raccoglie in una
5romita barca e con le sue memorie
vaga piangendo.
Misero! che speri,
se ti percote Iddio? Non è giá il mondo
grandemente pietoso. Egli al banchetto
della tua casa volentier si reca
10e ne sparge di rose i penetrali;
ma se il cupo dolor veglia alla porta,
non aspettare il solito conviva:
ei non verrá!
La bella Edmenegarda
gioí superba i maritali amplessi,
15e sulla fronte di due biondi figli
depose un dí senza terror le sue
non colpevoli labbra, e chi sa quante
donne quei baci invidiâr tremando!
Ella era lieta nel felice stato.
20Ma il geloso Avversario d’ogni bene