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Pagina:Prato - Censimenti e popolazione in Piemonte nei secoli XVI, XVII e XVIII - 1906.pdf/13

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CENSIMENTI E POPOLAZIONE IN PIEMONTE 11


La regolarità e la prontezza degli invii era, a mano a mano, venuta migliorando. Nel 1560 l’ unico registro riassuntivo che ci sia stato conservato raccoglie a mala pena i dati della Valle di Susa e di poche terre vicine (1).

Dopo l’ Editto 16 luglio 1571 invece, sono 428 i quadernetti ricevuti e sottoposti a spoglio sommario della Cancelleria centrale (2). Nel 1589, avendo la città di Torino e molte terre del Vercellese ritardati gli invii, il computo generale del Segretario Devilla è di soli 313 quaderni; sale però a 460 quello del Segretario stesso nel 1593 (3).

Con tutto ciò non era certo esemplare la diligenza con cui si ottemperava dai più ai sovrani voleri: e lo prova abbastanza l’ ordine 18 novembre del 1601, dove, notandosi il ritardo e la confusione delle consegne, specialmente delle bocche, si stabilisce una nuova verifica, con appositi commissari nominati dalle Comunità, che vadano di casa in casa, niuna eccettuata, ad accogliere le dichiarazioni di tutte le persone da 3 anni in su, tenendo conto, in apposita categoria, dei poveri e mendicanti, e ciò entro giorni 8, pena ai contravventori scudi 100, 200 ai sindaci negligenti (4). Sperimentato buono simile sistema di rilevazione, mercè il quale il Segretario Chiaves potè in quell’ anno compilare un elenco dei capi di casa per non meno di 558 comunità (5), ad esso si attennero i provvedimenti successivi:

quello del 7 ottobre 1606, ordinante il computo delle persone da 2 anni in poi,



  1. (1) Libro di consegnazioni dei grani et persone fatte per le terre in esso notate per ordine et mandamento di Soa Alteza, A. C., Cat. « Consegne bocche umane e bestiami », m° 3°. Fu compilato da un certo commissario Capisani, ed é lecito supporre allo scopo di esser presentato a S. A., data l’eleganza di legatura e di fregi che lo distingue.
  2. (2) Registro delle consegne delle bocche, grani et altre vettovaglie raccolte nelle terre del Piemonte, fatto in esecusione dell’ Ed. del duca Emanuele Filiberto 16 luglio 1571. A.S. m. e. « Annona», m° 1, n. 5. Le terre comprese sono in realtà in numero maggiore, perché per parecchie non si da che la cifra complessiva del mandamento. I sommari compilati sono due, di cui uno comprende anche le vettovaglie, l’altro soltanto le persone. In fine si ha un tentativo di raggruppamento per Prefetture o provincie. Segue un « Compartimento di quelo ha da pagare caduna Comunità del Stato di S. A. S* per la soldatesca si di fanteria che di cavaleria, et il compartimento dove si deve alloggiare deta soldatesca, che sono fanti ottomillia, et cavalli ottocento ».
  3. (3) 1589 in 1612. Ristretto delle persone e dei grani raccolti nel Piemonte pendente il sud° tempo. A. S., m. e. « Annona », m° 1°, n. 6.
  4. (4) Cfr. DUBOIN, vol. cit., p. 357.
  5. (5) Numero delle terre et capi di casa del Piemonte, cavato da me G. B. Chiaves segretario ducale sottoscritio, dalle consegne fatte il mese di novembre 16014, A. C., « Consegne bocche umane », m° 3.