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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/25

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momentaneamente assentati. Venuto a scadenza nel 1904, la Cina rifiutd di rinnovarlo, protestando anche altamente contro l’interpreta- zione restrittiva ed ingiusta che si era data alle varie leggi, soppri- mendo nel fatto ogni distinzione fra le classi escluse e le ammesse ed estendendo il regime di esclusione, coi decreti del 30 aprile 1900 e set- tembre 1899, alle isole Hawai ed alle Filippine, terre inadatte alla colo- nizzazione del lavoro bianco. Ma gia da due anni il Congresso aveya definitivamente regolata questa materia con l’atto 22 aprile 1902, che coordinava e rendeva stabili le temporanee misure vigenti, prov- vedendo inoltre ad impedire il passaggio dei gialli dai nuovi territori coloniali nel continente e pitt rigorosamente disciplinando le formalita di riconoscimento (1).

Il risultato finale della riassunta serie di provvedimenti é che tutti i cinesi rimangono esclusi, ad eccezione dei funzionari, inse- gnanti, studenti, commercianti, viaggiatori per diporto, mercanti precedentemente stabiliti agli Stati Uniti e temporaneamente usciti, figli minori di mercanti legalmente residenti, mogli di funzionari, personale di servizio dei medesimi, e operai registrati in conformita del Geary act.

Non bisogna tacere pero che, nella pratica, il rigore delle restri- zioni riesce in realta assai maggiore. Alla legislazione federale con- viene aggiungere infatti tutta una serie di misure locali schiettamente persecutrici, come i decreti contro l’usanza della coda, contro il diritto di diseppellimento e trasporto di cadavere, contro l’impiego di cinesi per parte delle societa e corporazioni, contro la facolta di pesca ad essi concessa, contro l’affollamento delle case d’affitto, e le tasse speciali di residenza o per permessi industriali e minerari sovra

essi stabilite dallo stato di California (2). E’ d’uopo poi considerare



  1. (1) Gfr., per la storia particolareggiata di questa legislazione, CurstER Lioyp Jongs, “ The legislative history of exclusion legislation , in The annals of American Aca- demy of political and social science, vol. XXXIV, n. 2 (settembre 1909), p. 131 e seg.; e M. Roperts Cootiper, Chinese immigrution, New York, 1909, pag. 26 e segg.
  2. (2) Nella Costituzione stessa dello Stato di California, approvata nel 1879 sotto l'influsso del movimento kearneysta, si vieta in modo assoluto a tutte le corpora- zioni di impiegare cinesi, si priva di suffragio ogni persona di tal razza, si proibisce di assumerli in qualunque lavoro pubblico, si dichiarano nulli tutti i contiatti con- cernenti il lavoro dei coolies, e si ingiunge alla legislatura di stabilire und pena per qualunque compagnia che importi cinesi, di imporre a costoro delle severe norme di residenza e di espellerli se rigorosamente non le osservino. Cfr. J. Bryce, La République américaine (ediz. franc.), vol. IV, Parigi, 1902, pag. 90 e segg. Da quell’epoca in poi tutta la storia del paese non é che una serie di barbare perse- cuzioni contro i gialli. Episodi inauditi ne riferisce M. Roserts Cootipce nell’opera sopra citata (pagg. 254 e seg., 302 e seg. & passim). Uno dei casi pit odiosi di