Vai al contenuto

Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/54

Da Wikisource.

- 54 -


diamo, oserebbero seriamente asserire. Non son molti giorni dacche uno dei massimi giornali di New-York ha affermato non esservi ormal famiglia americana che non presenti almeno uno e non di rado due casi di divorzio. Ed é universalmente noto a quale segno sia giunto il traffico delle schiave bianche in tutta |’Unione, irradiandosi da New-York, gid da tempo divenuta centro distributore di primo ordine, superiore assai a Parigi, Berlino e Vienna, e diffondendosi vie meglio a mezzo di una prospera e numerosa Classe di speculatori, appoggiata al formidabile sostegno della Tammany Hall e costituita perfino in societa eretta ad ente morale! (io

Come conciliare una Cosi generale e imponente domanda di merce vivente colla ostentata intransigenza della pruderie anglo-sassone? Come spiegare con essa la tollerata esistenza, nei down-towns di New- York, negli slums di Pittsburg, in parecchi quartieri di Chicago, di New-Orléans e di S. Francisco, di miserie e depravazioni appetto alle quali impallidiscono gli episodi pit ontosi che additano al pubblico disprezzo l’immigrazione gialla? E che nome dare alla graziosa fin- zione giuridica per la quale gli agenti di polizia comandati di pian- tone per impedir l’accesso alle case che siam convenuti di chiamare innominabili (le quali sono rigorosamente vietate nelle maggiori citta dell’Unione) ricavano in realta la miglior parte dei loro guadagni dalla tassa di ingresso di mezzo dollaro che, per tollerata consuetu- dine, riscuotono dai visitatori? (2).

Di quali ricatti, di quali sfruttamenti, di che geniali e proditorie forme di frode sia fonte l’esteriore puritanismo della societa e delle legei americane fu narrato, con copia di episodi divertenti ed incre- dibili, da quanti europei raccolsero per il pubblico le impressioni di un soggiorno agli Stati Uniti. E lo seppe per dura prova, pur di re- cente, lo sfortunato scultore Biondi che, varcato l’Oceano pochi anni fa per consegnare almuseo di New-York l’acclamato suo gruppo Saturnalia, insignito del gran premio dalla giuria internazionale (i Parigi, riusci a mala pena a poter andarsene, dopo sedici mesi di lotte, di processi, di polemiche, di minaccie di imprigionamento, pro- vocate, suscitate e mantenute, complice la gelosia interessata degli

(1) Cfr. l’interessante articolo di F. Frrrero, “ L’America sotterranea , in Cor- riere della Sera, 19 novembre 1909. Cfr. anche, sull’importanza assunta dalla piazza di New York nella tratta internazionale delle bianche, l’articolo di G. Kisses Turner nel Mc Clure’s Magazine del novembre 1909, riassunto in Minerva, 16 gennaio 1910.

(2) Cfr. Vico Manreaazza, Agli Stati Uniti. Il pericolo americano. Milano, 1910, pag. 238.