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Pagina:Prato - Il protezionismo operaio - 1910.pdf/55

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artisti locali, da quel feroce gruppo di vecchie zitelle fameliche che é l'Associazione femminile per la protezione dei buoni costumi.

In realta, anche nel caso dei gialli, sono le donne quelle che le- vano piu acute strida nel nome della moralita offesa. E basterebbe questo fatto per renderci immensamente sospette le aceuse che udiamo contro essi ripetere, daccheé nulla ci sembra pit comicu che voler pren- der sul serio gli ostentati atteggiamenti di scandolezzata pudicizia di queste donzelle, sull’innocenza dei cui flirts i migliori psicologi e fisiologi ci hanno esaurientemente edificati, e che del resto, anche quando, per frigidita di cuore e di sensi, si mantengono pure, rap- presentano, nella loro gara sfrenata di lusso e di sport, nell’eccen- tricita e nel cattivo gusto delle loro preferenze artistiche e letterarie, nella sfrontatezza aggressiva dei loro modi, nella negazione di fem- minilita in ogni loro tendenza o sentimento, una delle efilorescenze piu antipatiche di quella societa di parvenus, alla quale diviene di giorno in giorno pit ignoto il fascino delicato e suggestivo della intimita fami- gliare europea.

Il diffondersi della prostituzione in un popolo é in ragione diretta dell’ affievolirsi del sentimento di famiglia, e la concomitanza dei due fenomeni nel Nord-America conferma anche una volta la verita di una legge a contrastar la quale non valgono gli sforzi furibondi di una societa femminile, che, mentre inveisce contro il mal costume dila- gante e ne perseguita l’esempio anche nelle razze rivali, nulla fa per parte sua per arrestare, con la seduzione suaditrice d’una men inquie- tante convivenza coniugale, la domanda di giorno in giorno crescente di avventure passeggiere e di amore venduto.

Certamente e ad ogni modo non é lo spettacolo dei risultati intel- lettuali e morali a cui l’emancipazione a oltranza ha condotta la donna americana quella che puo far deplorare ai mongolici la persi- stenza nei loro costumi della subordinazione femminile a base di sereno paganesimo sessuale, in cui si vuol ravvisare una stigmate di inemendabile inferiorita.

Anche quando del resto fosse vero che i nuclei dell’immigrazione gialla offrano, in confronto ai bianchi che li circondano, condizioni morali deplorevoli e costituiscan quindi dei centri perniciosi di infe- zione, non risulterebbe punto provato percio che il male dipenda da congenite tendenze di razza anziché da condizioni sfavoreyoli di un ambiente pervertitore.

Parecchi tra gli scrittori americani stessi hanno riconosciuto che la vita degradata dei quartieri cinesi é essenzialmente dovuta allo stato di segregazione artificiale a cui li condanna la orientofobia cali- fornese, come la prostituzione che li infesta non puod che attribuirsi