Pagina:Primi poemetti.djvu/140

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120 l’accestire



ii


Alzava il capo al rientrar sonoro
di frettolosi zoccoli; ed apriva
19gli occhi, e lasciava a mezzo il suo lavoro.

La vanga rimanea presso un’oliva.
Ma ecco, a poco a poco e in un momento,
22si trovava le mani su la stiva.

E l’aratro strideva col lamento
di legna verde, e per il solco duro
25muggìan le vacche a lungo, come il vento

di tramontana. E poi tra lume e scuro
si ritrovava, uscito alfin di pena,
28nel suo cantuccio placido e sicuro.

Si fece buio, e la lucerna, piena
d’olio, brillò; più vivo il focolare
31brillò; si cosse e si mangiò la cena;

e poi le rócche vennero a vegliare.


iii


E venne Rigo. E venne il vino arzillo,
e bevve ognuno: il vino aspro, raccolto
35quando nei campi già piangeva il grillo.