Pagina:Primi poemetti.djvu/167

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LA GRANDE ASPIRAZIONE



Un desiderio che non ha parole
v’urge, tra i ceppi della terra nera
3e la raggiante libertà del sole.

Voi vi torcete come chi dispera,
alberi schiavi! Dispergendo al cielo
6l’ombra de’ rami lenta e prigioniera,

e movendo con vane orme lo stelo
dentro la terra, sembra che v’accori
9un desiderio senza fine anelo.

— Ali e non rami! piedi e non errori
ciechi d’ignave radiche! — poi dite
12con improvvisa melodia di fiori.

Lontano io vedo voi chiamar con mite
solco d’odore; vedo voi lontano
15cennar con fiamme piccole, infinite.