Pagina:Primi poemetti.djvu/224

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204 italy



vii


Italy allora s’adirò davvero!
Piovve; e la pioggia cancellò dal tetto
153quel po’ di bianco, e fece tutto nero.

Il cielo, parve che si fosse stretto,
e rovesciava acquate sopra acquate!
156O ferraietto, corto e maledetto!

Ghita diceva: “Mamma, a che filate?
Nessuna fila in Mèrica. Son usi
159d’una volta, del tempo delle fate.

Oh yes! Filare! Assai mi ci confusi
da bimba. Or c’è la macchina che scocca
162d’un frullo solo centomila fusi.

Oh yes! Ben altro che la vostra ròcca!
E fila unito. E duole poi la vita
165e ci si sente prosciugar la bocca!„

La mamma allora con le magre dita
le sue gugliate traea giù più rare,
168perchè ciascuna fosse bella unita.

Vedea le fate, le vedea scoccare
fusi a migliaia, e s’indugiava a lungo
171nel suo cantuccio presso il focolare.