Pagina:Primi poemetti.djvu/233

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italy 213


pianto in vedere i figli o senza vesti
o senza scarpe o senza pane! Pianto
112poi di nascosto, per non far più mesti

i figli che... diceano addio, col canto!


xii


Addio, dunque! Ed anch’essa, Italy, vede,
Italy piange. Hanno un po’ più fardello
116che le rondini, e meno hanno di fede.

Si muove con un muglio alto il vascello.
Essi, in disparte, con lo sguardo vano,
119mangiano qua e là pane e coltello.

E alcun li tende, il pane da una mano,
l’altro dall’altra, torbido ed anelo,
122al patrio lido, sempre più lontano

e più celeste, fin che si fa cielo.


xiii


Cielo, e non altro, cielo alto e profondo,
cielo deserto. O patria delle stelle!
126O sola patria agli orfani del mondo!

Vanno serrando i denti e le mascelle,
serrando dentro il cuore una minaccia
129ribelle, e un pianto forse più ribelle.