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944 rivista di diritto penitenziario


Costituzione della Società. ― Il 16 luglio 1937 ad iniziativa della Società Italiana di antropologia e psicologia criminale per la lotta contro la delinquenza, fu costituita in Roma, per opera di studiosi di ogni paese e con l’adesione di un grandissimo numero di Amministrazioni e Società scientifiche italiane e straniere, la Società internazionale di criminologia, che ha sede in Roma, via Giulia 52.

La Società internazionale di criminologia è presieduta da S.E. Mariano d'Amelio, Primo Presidente della Corte di Cassazione. Vice Presidente è S.E. Giovanni Novelli, Presidente della Corte di Cassazione, Segretario Generale è il prof. Benigno di Tullio.


Scopo della Società. ― Scopo della Società internazionale di criminologia è quello di assicurare la collaborazione delle varie scienze tecniche con la scienza del diritto penale, e permettere che le scienze tecniche, e specialmente quelle che si occupano più direttamente dello studio del delinquente e del problema della delinquenza dal punto di vista biologico e sociale (quali l’antropologia, la biologia, la pedagogia, la sociologia, la medicina legale, la psicologia e la psicopatologia criminale) possano meglio collaborare con gli enti amministrativi e con gli organi giudiziari interessati, per assicurare l’adeguazione delle leggi penali ai bisogni della prevenzione della delinquenza, della rieducazione del delinquente e della difesa sociale contro la criminalità.

Allo stato attuale quelle scienze lavorano ciascuna per proprio conto. Ora, quando varie attività scientifiche mirano ad una unica finalità, se la distinzione giova al progresso delle singole forze, solo la collaborazione è quella che assicura il successo.

Attualmente la collaborazione non manca, ma è meccanicamente divisa e distinta senza alcuna intima compenetrazione. Il diritto si contenta di dar l’involucro della norma, le scienze sociali, antropologiche, psicologiche e biologiche studiano il materiale, dimenticando le finalità giuridiche per le quali il materiale dev’essere utilizzato: stabilire un’intima comprensione, un mutuo e costante rapporto tra le due attività produrrà, senza dubbio, innegabili progressi nella lotta contro la delinquenza.

È pertanto di somma utilità assicurare la collaborazione delle varie scienze tecniche con la scienza del diritto e convogliare tutte le ricerche verso la più perfetta individualizzazione dei provvedimenti necessari per la difesa della società contro la delinquenza. Occorre