Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
varietà. | 269 |
Il riscontro governativo portava che dovessi rivolgermi direttamente al Sovrano per ottenere il conferimento del privilegio e delle altre concessioni addimandate; e perciò essendomi nel frattempo associato per quest’intrapresa col sig. Zanino Volta di Como, figlio del celebre fisico Alessandro Volta, di concerto ed in unione al medesimo (che dal canto suo avea concepito lo stesso pensiero e non è meno di me ardente del desiderio di promoverla e di vederla presto mandata ad effetto, come lo comprova l’articolo sullo stesso oggetto da lui inserito nel giornaletto scientifico che si stampa a Como col titolo Raccolta pratica di scienze e d’industria, fascicoli XV e XVI del settembre ed ottobre 1833) fu umiliata al Sovrano in Vienna nell’anno 1834 la formale proposizione di costruire la suddetta strada di ferro da Milano a Como a spese dei soli privati nell’atto di chiedere l’assicurazione del suddetto privilegio di 50 anni in un colle altre relative dichiarazioni e concessioni sovrane; e ciò onde mettersi in grado di dar mano ad eseguire non inutilmente il rilievo e la compilazione d’un regolare progetto dell’ideata strada di ferro, come pure di passare alla formazione di un’apposita società d’azionisti per l’esecuzione della divisata impresa.
Nel settembre dello scorso anno 1835 ci fu annunziato il conferimento dell’invocato privilegio seguito con sovrana Risoluzione del giorno 27 luglio dell’anno medesimo; e del quale si attendono le più precise decisioni per riguardo alle altre concessioni, dichiarazioni e condizioni dell’atto di privilegio.
In tale stato di cose desideravasi di poter por mano senz’altro indugio al rilievo del progetto regolare dell’opera, lasciando sospesa frattanto la formazione della suddetta società d’azionisti sino all’epoca, in cui si potranno conoscere compiutamente le condizioni del privilegio sovrano. Essendomisi però offerta l’occasione propizia nella scorsa primavera di fare un viaggio in Germania, non trascurai di profittarne per esaminare davvicino le opere dello stesso genere finora eseguite in Austria, in Boemia ed in Baviera, nella quale circostanza mi riuscì infatti di poter apprezzare ed esperimentare la nuova maniera di viaggiare, specialmente sul bel tronco di strada di ferro tra Norimberga e Fürth in Baviera stato costrutto negli scorsi anni sotto la direzione del signor ingegnere Denis di Monaco,