Pagina:Progetto di una strada a guide di ferro da Venezia a Milano.djvu/67

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[Quanto la rendita lorda di un anno.]

201. Ora tocca parlare del prodotto della utilità, e innanzi tutto del prodotto lordo di ogni spesa di manutenzione, di amministrazione, di trasporto.

202. Il conto non è facile, e quel ch’è più da notarsi, non è chiaro per tutti egualmente. Bisogna fondarlo sopra dati medj, anche nuovi affatto per molti, e bisogna poi proseguirlo per induzione col confronto di condizioni simili.

203. Ma se in questi calcoli si è spesso introdotto l’errore, come è vero, vi è però il conforto, che si è sempre introdotto a danno dell’utilità; si concluse sempre un’utilità minore di quella che risultò in fatto: tanto è grande l’impulso che le strade di ferro procurano ad ogni industria, ad ogni commercio.

Tutti lo sentono, tutti lo predicano, ma nessuno potè ancora concepirne, definirne l’estensione, assoggettarla al calcolo. Per questo occorre l’esperienza, e l’esperienza ha bisogno del tempo.

204. Vi è una utilità presente ed un’utilità futura, perchè le strade di ferro sono sementi di utilità.

Per l’utilità presente, bisogna conoscere l’attuale movimento d’uomini e di cose lungo la linea, lungo la zona percorsa dalla strada di ferro.

Per la futura, quali le condizioni economiche del Regno, del suolo attraversato dalla strada, comparativamente a quelle di altri Regni, di altri territorj, già dalle strade di ferro fecondati.

205. Per la prima occorre una buona Statistica del paese su cui si opera; per la seconda ne occorrono due, come è evidente.

Ma nessun paese, nessun Regno possede, fino ad ora, una buona e generale Statistica, nemmeno l’Inghilterra, che vi si occupa da tanto tempo, che ha tanto bisogno di averla per la natura del suo governo, per la pubblicità d’ogni ramo della sua Amministrazione.

206. Pure, dimostrata l’utilità presente della strada di ferro da Milano a Venezia, la futura ne sarà un corollario; chè il sostenere che una strada di ferro, utile nel presente, possa divenire dannosa nel futuro,sarebbe ormai sostenere un assurdo.

207. In mancanza adunque di una buona e generale Statistica del Regno Lombardo-Veneto si ricorse a tutti i mezzi, che atti fossero a supplirvi; si ricorse, mediante persone apposite in tutte le provincie, agli II. RR. Magistrati Camerali, Ufficj di Finanza, dei Passaporti, al Dazio Consumo, alle Camere di Commercio, ai Municipj delle Città, alle II. RR. Direzioni delle Poste, dei Corrieri, delle Diligenze, a quelle delle Diligenze private, ai commercianti, agli speditori di maggior grido; in fine a quanti erano in grado di poter ajutare nella ricerca del movimento attuale degli uomini e delle cose, lungo la zona di suolo attraversata dalla strada.