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II. STUDII DEI PRIMI ANNI.


Quando io vidi il Pezzoli la prima volta, l’età sua riposavasi nella piena virilità, e sentivasi presso a discendere per l’arco della vita. Quanto gli studii e l’esperienza degli uomini e delle cose possono dare egli aveva di già ricevuto, e il carattere suo molto chiuso e severo, almeno nell’apparenza, non confortava gran fatto, un giovane specialmente, a farsegli amico. Ma conosciuto alcun poco che lo si avesse, vedevasi tutta quella ruvidità rimanersi nella corteccia, e l’animo di lui, naturalmente informato ad ogni specie di gentilezza, molto tenere degli antichi sileni, che, con grata maraviglia de’ riguardanti, apparivano al fendersi improvviso del tronco che li teneva celati. E quelle stesse poco allettanti esteriorità ho buone ragioni di credere che sarebbero state altre, laddove altre state fossero le condizioni della sua vita. La quale, nato di parenti non gran fatto agiati, e vissuto in tempi oltremodo pericolosi, gli convenne condurre presso che tutta a ritroso delle proprie inclinazioni; non abbastanza favorito dalla fortuna per secondare la propria natura, non provveduto di natura tanto gagliarda da poter coraggiosamente durare la lunga e difficile guerra della fortuna.

Poco o nulla saprei raccontare de’ suoi primi anni, fuorchè, nato il 19 decembre del 1772, eb-