Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/314

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trovavasi disposto a rinnovar la domanda. E la madre abbracciarlo e baciarlo, chiamandolo il suo caro Alessandro.

V’avea tra le genti della contrada chi a principio le tenne dietro, temendo della sua disperazione. Ma se l’animo suo addolorato l’avesse portata a qualche estrema deliberazione, avrebbe guardato il mare con tanta ansietà? Chi aspetta non è ancora disposto ad abbandonare la vita. E poi? Quando ritraevasi dalla vista del mare, non cercava un ristoro in cinque volti? Non parevale che qualcheduno dovesse esserle stato tolto fin tanto che si era indugiata a mirar l’acque?

Oh amore di madre! Tu comprendi molti altri amori, tu puoi risarcire molte altre perdite, e non puoi essere compensato da veruno acquisto. L’elezione e la necessità concorrono a renderti dolce e santo ad un tempo. Tu non lasci senza conforto la vedova del naufrago, finch’ella può destarsi al romore della procella, e accorrere palpitante alla voce de’ suoi diletti che gemono sommessamente fra il sonno. Il mare e la morte hanno ancora di che farla trangosciare del solo pensiero: come potrebbe fuggire la vita?

Ma può ancora sperare? — Il sole erasi corcato dietro un funestisimo velo di nubi. Avrebbesi detto che non dovesse più rivedere la terra, tanto era stato doloroso l’ultimo sguardo con cui erasi congedato nel suo tramontare. Tutta notte imperversarono i venti, e la vedova