Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/182

Da Wikisource.

(180)


Tutta Europa convenne ai perigli,
     All’onor del conquisto sacrato;
     Ma fu solo, fu nostro Torquato
     64Che le glorie d’Europa cantò.

Tralignata dai padri gagliardi
     Un’età scorre ignota alla fama;
     Che più i cantici patrii non ama,
     68Perchè patria nè cor più non ha.

O Torquato, all’età de’ codardi
     Mi ritoglie il tuo carme sovrano;
     Penso al duce che pugna lontano
     72Ecco, ei viene, sugli occhi mi sta.

La criniera dall’elroo gli cade
     Per le spalle d’acciaro lucenti,
     E veloce sui campi crüenti
     76Dal cavallo si lascia portar.

Tra le frecce volanti e le spade
     Urta ov’arde la mischia più folta,
     E alla furia de’ colpi s’ascolta
     80Cupamente lo scudo sonar.

Ma la bella, sul lido rimasta
     Coll’addio del guerriero fedele,
     Guarda al mare, d’acute querele
     84Empie l’aure, e conforto non ha.