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Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/206

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O cara cetra, se negato il verso
     T’era, che i regni del dolor patenti
     Fece, e dei divi spiriti contenti
                         16Il giubilar diverso;

O quel che canta arme ed amori, ed opre
     Miracolose di cavalleria,
     Contro cui le sue lime indarno fia
                         20Ch’Invidia o Tempo adopre;

D’ingenui carmi donatrice avara do
     Da’ pochi amici miei sarai tu detta,
     Lode che sola mi lusinga e alletta,
                         24Sola che al cor mi è cara.

Da crudo morbo estenuata giace
     Sposa, a cui pesa omai di madre il nome:
     Tanto al depor delle sperate some
                         28Duol la preme tenace!

Altro dal duol che fu da Dio promesso
     Alla vetusta genitrice, allora
     Che le fronde tremar fe la sonora
                         32Voce nel bel recesso.