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II.




Io son la rondinella pellegrina,
     Che passa i mari e cerca altro paese,
     Fuggendo il bosco e l’ospite collina,
     4E il tetto amico ove già il nido appese.

Le amate case e la natia marina
     Io pur fuggo, e d’amor l’eterne offese;
     Varco rupi e foreste, e ognor vicina
     8Stammi la cura che per suo mi prese.

O lungo sconosciuta erma riviera
     I miei guai vo narrando ai salci e agli orni,
     11E chiamo lei che il cor veder dispera.

Così meno in esilio e in pianto i giorni:
     Deh! spiri l’aura omai di primavera,
     14Chè a’ nidi suoi la rondinella torni.