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Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/163

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quali sia venuta in voga l’ipocrisia del vizio! Noi non vogliamo dire che il nostro tempo sia tale, o che da siffatta mania possano chiamarsi esenti del tutto i tempi al nostro anteriori; ma non ci parve inutile il far questo cenno dei vizij affettati, dacchè alcuni giovani spezialmente, nei quali ci siamo imbattuti, ce ne porsero sufficiente cagione. Anche nei vizij si cammina per gradi, e tolte alcune deplorabili eccezioni, a molta eccedenza di perverso operare si domanda il lavoro di molti anni. Abbiamo udito chi dà taccia all’età nostra di contare assai pochi giovani, taccia non punto ingiusta specialmente riguardo alcuni paesi; ma sarebbe pur doloroso il pensare che ciò avesse riguardo, come al resto, anche alla maturità delle colpe! Conchiudasi pregando giovani e vecchi di contentarsi di que’ difetti che loro sono proprij, senza darsi pena di affettarne altri stranieri alla loro natura. Già di quei primi ne abbiamo, sia detto con sopportazione di tutti, una più che discreta porzione per ciascheduno.

III.

VIZII E VIRTU’ CONCORRENTI.

Fra le molte osservazioni che accade di fare intorno ai vizij e alle virtù, c’è la seguente. Due vizij concorrenti nello stesso uomo, anziché ac-