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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/113

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ve con tanta proprietà da’ moderni! Della parsimonia puoi avere un ritratto in quelle antiche pitture che sono spoglie affatto di campo, e a cui l’artista non si è curato di dare rilievo alcuno. La parsimonia dei moderni è secchezza, che lascia numerare le costole, e per poco non dico le battiture del cuore. Lo stesso è da dire dell’armonia de’loro versi. Hanno in abborrimento lo strepito de’ verseggiatori passati; peggio che l’idrofobo dall’acqua, rifuggono essi da quella fatua numerosità.

          L’anno mille ottocento trentasei
          Don Antonio curato mantovano
          Sulla strada postale di Vicenza.

Ecco il modo d’indicare propriamente, semplicemente, e senza studio soverchio di armonia, i tempi, le persone, i luoghi che occorrono. Ogni genere di eccellenza ha prossimo il pericolo della caduta per chi vuole giugnere fino ad esso senza la forza a ciò necessaria. Non mancano a’ giorni nostri scrittori eccellenti, che diedero esempi notabili del come si possa guarire la poesia italiana da molte piaghe, e abbellirla di nuovi fregi; ma non è riserbato ad uno sciame di giovanotti, che spensieratamente si gettano sulle orme altrui, il sentire i veri bisogni della nazionale letteratura, e apprestarvi i veri rimedii. Pure non s’è mai veduto maggiore abbondanza di poeti originali, popolari, evidenti, disinvolti, o che si credono tali! Ov’è moltitudine,