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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/210

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Il cuor di Dante e lo stile di Virgilio! Vi pare che un uomo a cui il principale de’ poeti del vostro tempo offre, tra il pianto di tutto il secolo, questo pubblico tributo di lode, sia uomo che tocchi a voi (che non avete dato all’Italia nè inni, nè tragedie, nè romanzi, se non forse qualche grama novella!) di giudicare all’impensata, e di trascinare poco men che nel fango? Si dirà che io dovrei prendermela col signor Azario, autore dell’articolo, anziché con altri; ma davvero che non dubiterei di affermare aver buona parte de’ critici del mio tempo, specialmente giovani, la traduzione di quell’articolo in cuore. Ora, se credono, vi appongano questa nota; e Dio voglia, che soli gli stranieri parlino a sproposito delle nostre lettere, e vilipendano chi ha onorato l’Italia!