Vai al contenuto

Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/30

Da Wikisource.
26

dipinte o scolpite? Non parlo della mostruosità che procede dall’ignoranza del disegno e della prospettiva; parlo di quelle esagerazioni di caratteri naturali e di costumi, che chiaramente si manifestano essere quasi stati cercati a bella posta.

Questa considerazione acquista sempre maggior forza come si passa d’età in età, e si scorgono secondo i medesimi principii condotti i lavori presso che tutti dell’arte. In presso che tutti i quadri di fatto vi ha sempre alcun che di bizzarro o nel concetto principale, o negli accessorii, che tiene incontrastabilmente dell’indole della parodia. Gioverebbe una tale considerazione eziandio a spiegare, se non a giustificare, in qualche parte il concorso del serio e del ridicolo di alcuni celebri drammi; e si le arti delle parole che quelle del disegno rivelerebbero in questa maniera un nuovo di que’ tanti legami che hanno fra loro, quando si vogliano giudicare secondo la loro più intima essenza.

La parodia è talvolta una specie di vendetta del debole sopra il potente; tal altra uno studio di volgere in burla ciò che, preso da senno, ne darebbe troppo pensiero: quando un semplice soddisfacimento al bisogno che abbiamo di torci alla uniformità della vita reale mutando condizione, e illudendoci colle finzioni della nostra mente; quando non più che un pretesto ed una comodità presa di uscire dalle