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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/43

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Le allegorie che sono domandate da necessità tuttaffatto particolari ad un dato tempo o a date persone, e sono la seconda spezie, come ho accennato a principio, richiedono anch’esse lungo e appropriato discorso, che non intendo per ora di fare.

VI.

LE SIMILITUDINI.

Sono le similitudini usitatissime sì negli ordinarii discorsi degli uomini, e si nelle scritture de’ letterati. Hanno un bel dire i nemici de’ paragoni; i paragoni dureranno continui ad attestare, se vuolsi, da un lato la imperfezione dei nostri ragionamenti, ma dall’altro la forza della nostra immaginazione. Si potrebbe, studiando le similitudini che più frequentemente si adoprano da tale o tal altro, parlando o scrivendo, cavarne de’ buoni argomenti a giudicare dell’indole e de’ costumi di lui. Ma ci vorrebbe della finezza, poichè non sempre stanno le cose come potrebbero apparire d’un primo tratto, e il cuore dell’uomo è cosa assai lubrica, e scappa assai facilmente di mano quando più te ne stimi padrone. Abbiamo conosciuto chi ad ogni poco diceva: la è cosa più chiara della luce; negar questo è negare di vedere il sole; e simili frasi dove luce e sole incontravansi continuamente. Pure non ci