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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/50

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sono siffattamente proprii ad essere inserti nell’Album, che non istessero egualmente bene, e spesso meglio allogati, in qualsivoglia altra collezione di bei motti e di complimenti. E lasciamo stare che il più delle volte non c’entra nė il bel motto, nè il complimento; o scappano, se vi sono, di sotto via la spropositata lunghezza degli idillii, delle canzoni, e per poco non direi dei sonetti, che ti sembrano fatti di cento anzichè di quattordici versi, tanto sono stucchevoli! Sono ben lungi dal volere dettare una poetica per gli Album, sebbene molte avvertenze si potrebbero suggerire per chi scrive in siffatti libri, alle quali si può passar sopra senza rimorso in altre occasioni.

Un Album affatto particolare e degno di essere imitato, almeno per mio gusto, si è quello da me veduto anni sono in mano di una dama forestiera, e che ho buone ragioni per credere fosse a principio immaginato e composto dal notissimo principe de Ligne. Conteneva quest’Album una quantità grande di disegni, levati a caso da uno od altro luogo, senza mira di sorte, tanto nella scelta, quanto nella disposizione, solo che offrivano tutti, qual più qual meno, una qualche singolarità o nella inventiva o nel lavoro. Sotto ciascheduno vi avea una leggenda, sia in versi, sia in prosa, d’autore latino, italiano, francese, o d’altra nazione a capriccio, riferibile però sempre al disegno; sicchè e alla vista materiale del-