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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/49

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ogni signora di possedere quel tanto corredo d’amici, quanti sono i nomi registrati nel loro libretto! Ma se non sono amici que’ tutti che prendono parte alla formazione dell’Album, che cosa sono dunque? E che cosa è il libro esso medesimo?

A voler esaminare con qualche attenzione taluno di questi Album, non ne verrebbe per verità troppa lode nè a chi vi mise entro i testimonii della propria scempiaggine, nè a chi tollerò di farsi raccoglitrice delle scempiaggini altrui. Non sarà ch’io discenda a citazione veruna; ma davvero che se non fosse mio divisamento di escludere da queste chiacchiere di lettere e di costumi ogni spiacevole applicazione individuale, ne avrei di assai belle da raccontare. Forse che questa misarà facilmente creduta; ma e l’altra che io sono per dire mi sarà creduta del pari, benchè vera ancor essa nè più nè meno della prima? Se da un lato avrei abbondante copia di citazioni poco onorevoli alle posseditrici degli Album non meno che a chi contribuisce ad arricchirli; dall’altro iscarsissimo è il numero degli esempi che io sapessi allegare in cui lo scrittore, o disegnatore, od altro che sia, mostri di aver convenientemente compreso l’ufficio di siffatti libri, ed il modo onde vogliono essere lodate le persone per cui sono fatti.

Pochi scritti (e dei disegni può tenersi il discorso medesimo, se non forse con più ragione)