34 Non ricognobbe Orlando il suo cugino,
Perchè Baiardo è tutto covertato,
E lui parlava al modo saracino;
Vide il lione, e molto ha biasimato:
Non è costume di buon paladino
Aver questo animal seco menato;
Non doverresti a gnun modo menarlo;
Per carità degli uomini ti parlo.
35 Disse Rinaldo: Buon predicatore
Saresti, poi ch’hai tanta carità:
Non ti bisogna aver questo timore,
Nel tuo parlar si dimostra viltà;
Se tu sapessi, baron di valore,
Per quel ch’io ’l meno, ed ogni sua bontà,
Non parleresti in cotesto sermone:
Sappi che ignun non offende il lione,
36 Se non chi a torto quistion meco piglia,
O ver chi fussi traditor perfetto.
Il conte Orlando ha seco maraviglia,
Poi gli rispose: Vegnamo all’effetto;
Se vuoi combatter sanz’altra famiglia
A corpo a corpo, mettiti in assetto;
Chè in altro modo combatter non voglio:
Farò di te come degli altri soglio.
37 Disse Dodon: Tu sarai forse errato.
Il gigante gli fece la risposta:
Tu non cognosci il mio signor pregiato,
Però facesti sì strana proposta;
Io non son come tu, barone, armato,
E proverrommi con teco a tua posta.
Dodone allora pazienzia non ebbe,
E pure stato il miglior suo sarebbe.
38 La lancia abbassa con molta superba,22
E percosse Morgante in su la spalla;
E’ si pensò traboccarlo in su l’erba:
Morgante non lo stima una farfalla,
Ed appiccògli una nespola acerba,
Tanto che tutto pel colpo 23traballa:
E come e’ vide balenar Dodone,24
Se gli accostava, e trassel dell’arcione.