102 Terigi sempre l’aveva seguito.
Or ritorniamo a Rinaldo, che resta
Nella battaglia dagli altri assalito,
Che forse alfin gli rompevan la testa,
Se non fussi il caval ch’è tanto ardito,
Che morde e trae, e facea gran tempesta:
Tanto che gnun non si vuole accostare;
Donde un gigante cominciò a parlare:
103 Chi tu ti sia, Cristiano o Saracino,
Tu mi pari uom da far poco guadagno;
Per mio consiglio, piglia il tuo cammino,
Chè questo tuo destriere è buon compagno.
Rinaldo s’avviava e Vegliantino
Cercato ha tanto del suo signor magno,
Che lo trovava, e su rimonta Orlando,
E molto di Rinaldo andò cercando.
104 E Rinaldo di lui cercava ancora.
Non si trovorno, chè smarriti sono:
Della foresta cercano uscir fuora,
Orlando sente per la selva un suono:
Ecco apparir quella fanciulla allora,
Che s’inginocchia e domanda perdono,
E dice come ella fussi scampata,
Mentre ch’egli era la zuffa appiccata;
105 E che gli dessi ed aiuto e conforto.
Orlando di Rinaldo suo domanda;
Disse la dama: Io so che non è morto,
Ma dove e’ gissi non so da qual banda;
Andiam cercando, per Dio, qualche porto.
Allora Orlando a Dio si raccomanda,
E cavalcorno il giorno, e poi la notte,
Sempre per balzi e per fossati e grotte.
106 Rinaldo uscito al giorno d’un burrone,
Comincia del dimestico a trovare:
Truova un pastor che in su ’n un capperone17
Certe vivande sue volea mangiare,
E fece insiem con lui colezione:
Mangiato, cominciossi addormentare,
Perchè la notte non avea dormito,
E dal pastor si trovò poi tradito.