99 Parve che Iddio ispirassi il Pagano,
E rispose piangendo, e così disse:
Dunque tu se’ il signor di Montalbano,
Al qual simil giammai nel mondo visse!
E questo è Ulivier, ch’udito abbiano
Nomar già tanto! Il vostro Iddio permisse,
Che voi venissi certo, e non Macone:
Ed abbracciògli, e così ancor Dodone.
100 E pianse i suoi peccati amaramente;
E disse: Io veggo, in quanto lungo errore
Istato son con tutta la mia gente.
E così il nostro eterno Salvatore
Per molte vie allumina la mente,
E desta in qualche modo il peccatore;
E spesso d’un gran mal nasce un gran bene,
Ch’ogni giudicio pel peccato viene.
101 Corbante fece venir Forisena,
E disse ancora a lei chi son costoro
Che l’avean liberata d’ogni pena;
E poi mandò per tutto il concistoro,
Tanto che presto la sala fu piena,
Parata tutta di bei drappi d’oro:
Poi salì in sedia, e fe tale orazione
Che tutto il popol volse a sua intenzione.
102 E fece battezzar piccoli e grandi:
Per tutto il regno suo fu ordinato,
Ch’ognun seguissi i suoi precetti e bandi:
E poi ch’ognun così fu battezato,
La fama par che per tutto si sbandi43
De’ tre baron che vi son capitato44;
Ma i nomi lor, quanto Rinaldo volle,
Celò Corbante a tutto il popol folle.
103 E riposârsi alquanto a lor diporto,
E tutta la città facea gran festa,
Tanto del vero Iddio preson conforto,
Della sua grazia, e della sua potesta;
Come nell’altro dir vi sarà porto,
Dove la storia sarà manifesta;
E priego il re della gloria infinita,
Che vi dia pace, e gaudio, e requie, e vita.