Pagina:Pulci - Morgante maggiore I.pdf/99

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80 il morgante maggiore.

99 Parve che Iddio ispirassi il Pagano,
     E rispose piangendo, e così disse:
     Dunque tu se’ il signor di Montalbano,
     Al qual simil giammai nel mondo visse!
     E questo è Ulivier, ch’udito abbiano
     Nomar già tanto! Il vostro Iddio permisse,
     Che voi venissi certo, e non Macone:
     Ed abbracciògli, e così ancor Dodone.

100 E pianse i suoi peccati amaramente;
     E disse: Io veggo, in quanto lungo errore
     Istato son con tutta la mia gente.
     E così il nostro eterno Salvatore
     Per molte vie allumina la mente,
     E desta in qualche modo il peccatore;
     E spesso d’un gran mal nasce un gran bene,
     Ch’ogni giudicio pel peccato viene.

101 Corbante fece venir Forisena,
     E disse ancora a lei chi son costoro
     Che l’avean liberata d’ogni pena;
     E poi mandò per tutto il concistoro,
     Tanto che presto la sala fu piena,
     Parata tutta di bei drappi d’oro:
     Poi salì in sedia, e fe tale orazione
     Che tutto il popol volse a sua intenzione.

102 E fece battezzar piccoli e grandi:
     Per tutto il regno suo fu ordinato,
     Ch’ognun seguissi i suoi precetti e bandi:
     E poi ch’ognun così fu battezato,
     La fama par che per tutto si sbandi43
     De’ tre baron che vi son capitato44;
     Ma i nomi lor, quanto Rinaldo volle,
     Celò Corbante a tutto il popol folle.

103 E riposârsi alquanto a lor diporto,
     E tutta la città facea gran festa,
     Tanto del vero Iddio preson conforto,
     Della sua grazia, e della sua potesta;
     Come nell’altro dir vi sarà porto,
     Dove la storia sarà manifesta;
     E priego il re della gloria infinita,
     Che vi dia pace, e gaudio, e requie, e vita.