4 Non so se Fuligatto Montalbano
Vedrà, chè pel cammin forse fia morto:
Io cominciai a cantar di Carlo Mano:
Convien che ’l mio cantar pur torni in porto,
E ch’io punisca il traditor di Gano
D’un tradimento già ch’io veggo scorto
Cogli occhi della mente in uno specchio;
E increscemi di Carlo, ch’è pur vecchio.
5 O Carlo, avventurato presto in Cielo,
Tu sarai tribolato al mondo ancora,
Che pur pensando al cor mi nasce un gelo;
Tornato è Gano, e notte e dì lavora,
Ch’el mal del traditor ne va col pelo:
E Carlo al modo usato crede e ignora,
Che il traditor si stia maggese e sodo,
E non pensassi ogni malizia e frodo.
6 Del Veglio il gran sir già della montagna
Rimase un figliuol detto Buiaforte,
E per paura si fuggì in Ispagna,
E il re Marsilio lo tenne in sua corte;
Perchè l’alta regina egregia e magna
Antea cercava di dargli la morte,
E molto il perseguì colle sue squadre,
Recordata dell’odio del suo padre.
7 Venne costui nell’arme valoroso,
Ma molto fu superbo ed arrogante,
E in piccol tempo diventò famoso,
E fece assai per la fede affricante;
Portava un baston duro e ponderoso,
Ed avea membra quasi di gigante,
E molto amava il re Marsilio questo,
Come altra volta fia più chiaro il testo.
8 Intanto la gran fama in tutto suona
Della reina gloriosa Antea,
Che adorar si facea in Babillona,
Nè più Semiramisse si dicea;
Ella tenea lo scettro e la corona
Dell’Oriente, e pur nel cor avea
La morte del suo padre, e tempo aspetta
Contra a’ Cristian per far crudel vendetta.