54 Il perchè Carlo il consiglio chiamoe,
E i paladini, e il lor parere intese;
E parve a tutti, e così si fermoe,
Che si mandassi in Ispagna il Danese,
Perchè già Macometto là adoroe,
E sapeva il costume del paese;
E che menasse, per ogni rispetto,
Astolfo e Berlinghieri e Sansonetto.
55 Ed ordinò per tutta Francia Orlando
Le città, le fortezze e le castella,
Insino alla marina capitando,
Acciò che fussi preparata quella;
E fece in ogni parte andare il bando,
Ch’ognun presto sia in punto in sulla sella,
E tutti i franchi arcier sieno a Parigi,
Dinanzi a Carlo, il dì di san Dionigi.
56 E in poco tempo raccozzato fue
Della Franca Contea, di Normandia,
Silanda, Ilanda e l’altre isole sue,
Da Rossiglion, Navarra e Piccardia,
E d’altri luoghi, cento mila o piue:
Giunse a Parigi questa compagnia
Di molte lingue e di molti paesi,
Conti, prìncipi assai, duchi e marchesi.
57 Ma innanzi che i Cristian sieno assembrati,
Arrivata è la gente saracina
In molti porti, e per forza smontati,
Ed occupavan tutta la marina:
Verso Parigi si son dirizzati
Sotto le insegne della lor reina;
E cuopron le montagne, e’ colli, e’ piani;
Guastando tutti i paesi cristiani.
58 Aveva Antea menati due giganti,
Ch’eran venuti del mar della rena,
Che non si vide mai maggior briganti;
Dodici braccia lunga era la schiena,
Pensa che il resto poi sia due cotanti;
E portavan due coste di balena,
E dove e’ giungon dinanzi o di dietro,
Ogni arme sgretolavan come vetro.