Pagina:Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo.djvu/137

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Saraggio, Amor, sempre ver te, se vale;
E se non, piggior male,
Ch’io sostegno or, non posso sostenere:
Fara’mi a dispiacere
Mentre, ch’ io vivo, quanto più potrai;
Ch’io non sarò già mai
Per alcun modo tuo leale amico.
Valente ora parrà vostra valenza,
S’Amor, cui teme ogni vivente cosa
Temevi sì nojosa;
Mettersi in voi già non s’assicura,
Sì li parete dura.
Or vi starebbe ben mercede avere,
Ch’addoppierìa ’l valere
Di voi, e ’l grado mio forte in piacenza.


lettera i.

a n. n.


Vostro dannaggio, Amico, e vostra noja
Participai nel core;
E volendo valore,
Più forse averìa ciò participato:
Ma di vostro dolore
Sentire dea gioja,
E de la gioi’ dolore,
E seguendo vigore,
E senno buono, e voi più di buon grato,
Che noi’ nojosa a voi vostra gioi’ foe.
E noja esser vi puoe,
E dea materia di gran gioja ancora.
Penar non dea valente uom, che penoe,
Ma che pena mertoe:

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